Uno sguardo a un’inquietante città fantasma abbandonata su una montagna rimasta congelata nel tempo per 15 anni dopo il devastante terremoto
Nuove immagini mostrano un’inquietante città fantasma che è rimasto vuota da quando centinaia di persone furono uccise in un disastro naturale 15 anni fa. Matt Nadin, di Sheffield, si è recato in Italia per esplorare il villaggio di Fossa nella regione dell’Aquila. Il pittoresco insediamento è stato abitato per circa 900 anni fino al terremoto del 2009.
Fossa ospitava circa 2000 persone, ma il terremoto causò gravi danni agli edifici del villaggio e provocò la morte di 308 persone. Oggi le strade vuote e gli edifici abbandonati danno al villaggio la sensazione di una città abbandonata. Di seguito, diamo un’occhiata più da vicino a ciò che rimane del pittoresco sito.
I resti della città fantasma: ecco come appare oggi Fossa
La città di Fossa era un luogo pittoresco prima della sua decimazione, prosperando come comunità storica che si crogiolava sotto il sole italiano, ma nel 2009, il devastante terremoto dell’Aquila registrò un’incredibile magnitudo di 5,9 sulla scala Richter e distrusse l’area: quasi 15 anni dopo appare come una città fantasma, con edifici crollati, veicoli schiacciati che appaiono proprio come erano all’indomani di quel giorno fatale.
A soffrire non è stato solo il centro cittadino: anche le strade circostanti, i ponti e le ferrovie dentro e fuori Fossa sono stati ridotti in macerie. Anche i beni di prima necessità come l’acqua e l’elettricità non c’erano più, mentre le case e i mezzi di sussistenza erano stati portati via in un lampo. Il costo stimato della distruzione ammontava a circa 16 miliardi di dollari e la città non si è mai ripresa.
Non meno di 70.000 persone sono state costrette a evacuare in seguito al terremoto. Inoltre, ai residenti è stato impedito il ritorno per più di un decennio. In tempi recenti, audaci esploratori urbani si sono fatti strada nella città, documentando il loro viaggio attraverso le sue strade inquietanti. Matt ha esplorato circa 200 edifici nei due giorni trascorsi al villaggio, ha trovato molti oggetti lasciati indietro, da cose banali come vestiti e foto di famiglia, ma in una scoperta particolarmente inquietante ha persino trovato un gatto mummificato.
Matt ha detto: “Una delle case sembrava come se qualcuno avesse vissuto lì fino a ieri, il tavolo apparecchiato con le sedie attorno, elettrodomestici, pentole e padelle esattamente dove ti aspetteresti che fossero, letti fatti come se qualcuno stesse tornando a casa questo pomeriggio.” Tuttavia, secondo quanto riferito, sono in corso sforzi per resuscitare Fossa.
Gli edifici trascurati stanno ricevendo le cure di cui hanno tanto bisogno. Le strade vengono ripulite per far posto ancora una volta alla civiltà umana. Si prevede che il viaggio verso la ricostruzione di questa città sarà lento, ma ora c’è speranza per gli ex residenti.