Quando si viaggia in aereo, è fondamentale rispettare le regole per i bagagli. In caso di smarrimento, infatti, è importante sapere cosa fare e come comportarsi.
I bagagli che vengono trasportati in aereo possono essere di due tipi: quelli che vengono portati con sé all’interno della cabina dell’aeromobile e quelli che invece devono essere messi nella stiva.
I primi sono chiamati bagagli a mano, mentre i secondi sono definiti bagagli da stiva.
Normative sui bagagli a mano
Per quanto riguarda i primi, la normativa europea ha stabilito delle misure precise per evitare problemi durante l’imbarco e lo sbarco dei passeggeri.
I trolley non devono superare i 55 cm di altezza, 40 cm di larghezza e 20 cm di profondità; le borse o gli zainetti non devono superare i 35x20x20 centimetri.
Cosa fare in caso di smarrimento del bagaglio
In caso di smarrimento del proprio bagaglio da stiva all’arrivo della destinazione finale (o anche solo del cambio), il passeggero deve recarsi presso l’ufficio Lost and Found dell’aeroporto o rivolgersi direttamente alla compagnia aerea con cui ha viaggiato. La denuncia va fatta entro un massimo di ventuno giorni dalla data prevista per il ritiro del bagaglio; se questo termine viene superato senza aver fatto la denuncia, il passeggero non potrà ottenere alcun risarcimento.
Il rimborso spetta al proprietario del contenitore smarrito (e non necessariamente al titolare del biglietto). Se il volo è stato acquistato tramite agenzia viaggi o tour operator, questi soggetti dovranno occuparsi della pratica per conto del cliente. Se invece il biglietto è stato acquistato direttamente dal passeggero sul sito internet della compagnia aerea o presso uno sportello vendita dell’aeroporto stesso, sarà quest’ultimo a occuparsi personalmente della pratica.
Il risarcimento spetta solo ed esclusivamente nel caso in cui sia stata fatta una prenotazione separata per un determinato contenitore da inserire nella stiva dell’aeromobile (per esempio quando si paga un supplemento per avere una franchigia maggiore) oppure quando la franchigia inclusa nel prezzo del biglietto supera un certo limite stabilito dalla normativa europea (che varia in base alla classe tariffaria scelta).
Per ottenere il rimborso bisogna presentare tutta la documentazione richiesta dalla compagnia aerea: oltre alla carta d’imbarco originale e allo scontrino fiscale relativo all’acquisto del biglietto aereo (in cui deve essere chiaramente indicata la tratta), occorre consegnare anche lo scontrino rilasciato al momento dell’imbarco dei bagagli (la famosa etichetta gialla).